venerdì 11 gennaio 2008

"Si gioca, però ... si gioca male"

Ho rivisto questa intervista delle Iene a Gregotti, molto conosciuta e ormai anche datata, e ho voluto inserirla nel blog perchè secondo me può far riflettere su molte cose. Non amo particolarmente le Iene e non mi piace il "taglio" accusativo dell'intervista. Non credo che sia Gregotti la causa del fallimento dello Zen quanto piuttosto l'incompiutezza dell'opera, l'occupazione abusiva degli alloggi, la cattiva gestione del quartiere ... Riguardando il video mi ha colpito il problema che alcuni intervistati hanno sollevato rispetto la densità edilizia: "le case sono troppo vicine ", "si sente tutto quello che gli altri dicono" oppure "non si vede niente ...", "si gioca male" diceva la gente. Se la densità è considerata uno standard di sostenibilità urbana, cosa può rendere vivibili i tessuti ubani densi? Lo spazio pubblico? ... uno degli elementi non terminati dello Zen ...

5 commenti:

Me-Ki? ha detto...

Mh mh..fa pensare si..
Tu dici,"Non credo che sia Gregotti la causa del fallimento dello Zen quanto piuttosto l'incompiutezza dell'opera, l'occupazione abusiva degli alloggi, la cattiva gestione del quartiere" io aggiungerei, la poca cultura conservativa a favore di un parassitamento generalizzato, vado li uso abuso e disuso fin che ce n'è poi casomai mi sposto, tecnica molto più vicina ad una cultura nomade che ad una "Cultura Italiana".
Ne è l'esempio in questi giorni il caso della spazzatura a Napoli, che ha la stessa derivazione, ed è segnale di una cultura di fondo sbagliata. Il problema è mio solo quando ce l'ho davanti casa, magari sottoforma di una montagna di scoasse.
Quind qual'è la soluzione?? Probabilmente a lungo termine e molto molto incerta, visto che non si tratta semplicemente di costruire un nuovo termovalorizzatore e eliminare i rifiuti, ma di cambiare a livello culturale un abitudine di pensiero sbagliata.

Me-Ki? ha detto...

Poi ci sarebbe da dire anche un'altra cosa, è vero che il complesso Zen è stato pensato e costruito negli anni sessanta, dove le tecnologie, le esigenze abitative e le tendenze architettoniche erano totalmente diverse da quelle di oggi, ma è anche vero che un Architetto e ancora di più un Bravo Architetto, dovrebbe in qualche modo prevedere le esigenze abitative a lunga scadenza, proprio perchè il progetto architettonico ha una vita media ben piu elevata di qualsiasi altro.

Anonimo ha detto...

Io penso che problematiche come quella dell'isolamento acustico e delle zone verdi non richiedano chissà quale architetto illuminato o capace di prevede chissà quanto in avanti...parlo da non addetto ai lavori ma credo che siano alla base di una buona progettazione...

Reflex-IO

Anonimo ha detto...

Gregotti è solamente un'idiota patentato!
Uno che ha fatto i miliardi e poi si permette di venir fuori con delle sparate del tipo "io non sono mica un proletario..."
La colpa non sarà tutta sua...ma il progetto è un parto (anale) della sua mente deviata...come le vele e punta gregotti.
E' inutile nascondersi dietro ad un dito...avrà fatto progetti validi...ma da li a dire che non è gregotti la causa di quello schifo è proprio troppo...
Tu hai progettato...tu responsabile.
...lasciamo stare considerazioni sul piano della sostenibilità...

Name=Nick ha detto...

Ciao Anonimo...che dire...la tua posizione è superChiara...io non so dirti se hai ragione sullo Zen...forse si è colpa di Gregotti. Di una cosa sono però sicuro... Non è un Idiota patetico come lo hai definito tu...Può essere discutibile come architetto (anche a me a essere sincero non piacciono molto le sue opere) ma dal punto di vista teorico secondo me resta un grande maestro.

PS_ firmati la prossima volta...anche con un nome di fantasia...anche solo per non chiamarti Anonimo quando ti rispondo.